ROMA - Per le energie rinnovabili si prevede una ''forte crescita fino al 2030'', e grazie ai ''miglioramenti nella competitivita' dei costi'' rappresenteranno ''tra il 69% e il 74% della nuova capacita' di energia in tutto il mondo, nonostante le attuali difficili condizioni di mercato''. Questo, in sintesi, quanto suggerisce una nuova ricerca dagli analisti di Bloomberg new energy finance, che parlano di un aumento degli investimenti annuali nelle rinnovabili.
Nello scenario ritenuto ''piu' probabile'' si parla di ''un salto del 230%'', con una spinta che arriva soprattutto da una maggiore ''competitivita' per l'energia solare ed eolica rispetto ai combustibili fossili''; e un contributo verra' dato anche da ''un aumento del roll-out di fonti di energia pulita non intermittenti'' come quella ''idroelettrica, geotermica e biomasse''.
La proiezione per il totale di capacita' installata di energia rinnovabile per il 2030 e' del 25% superiore rispetto all'ultima stima, a 3.500 GW (Gigawattora). Nel settore energetico, secondo la ricerca, il 70% della nuova capacita' di generazione, tra il 2012 e il 2030, sara' da tecnologie rinnovabili (tra cui le grandi centrali idroelettriche). Al carbone, al gas e al petrolio rimarra' il 25%; il resto al nucleare. In termini di potenza prodotta, la quota delle rinnovabili aumentera' dal 22% del 2012 al 37% nel 2030.
Gli analisti di Bloomberg new energy finance prendono in considerazione alcuni fattori determinanti, tra cui quelli economici, la crescita della domanda globale e regionale, l'evoluzione della tecnologia e i relativi costi, politiche per combattere i cambiamenti climatici e tendenze dei combustibili fossili. (ANSA).
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