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Progettazione, Realizzazione, Adeguamento e Manutenzione di Impianti di Illuminazione

L’ILLUMINAZIONE PUBBLICA
L’illuminazione pubblica è parte integrante della gestione amministrativa di un territorio, da un lato è al servizio della comunità e delle società locali mentre dall’altro promuove lo sviluppo economico, migliora la sicurezza della viabilità e la sicurezza psicologica ed emotiva dei pedoni e dei cittadini residenti, nonché migliora il comfort abitativo ed ambientale. Sogiem da sempre si pone al fianco delle amministrazioni nel delicato compito di fornire supporto tecnico – progettuale e realizzativo agli interventi, in effetti molti comuni ed enti locali non sono consapevoli di tutto quanto sia disponibile in materia di illuminazione e dei risparmi energetici conseguibili attraverso scelte oculate, tenendo solo in conto di quanto oggi la ricerca e la tecnologia mettono a disposizione per ciascuna delle singole parti di cui è composto un impianto di pubblica illuminazione. Gli ambiti di intervento rappresentano il grande ventaglio di richiesta ad oggi ricevute, si è operato ad oggi su sistemi più o meno complessi di illuminazione di spazi pubblici quali:
  • Strade;
  • Autostrade e viadotti;
  • Gallerie;
  • Piazze;
  • Percorsi ciclo-pedonali;
  • Aree residenziali;
  • Aree a verde variamente attrezzate;
  • Parcheggi.
Particolare attenzione viene riservata all’integrazione tra programmazione del territorio attraverso nuovi impianti di illuminazione pubblica e la progettazione degli interventi di riqualificazione e di potenziamento di impianti già esistenti, puntando a definire ed attuare interventi energeticamente e ambientalmente “sostenibili”. Le scelte adottate o suggerite alle amministrazioni al fine di interpretare in modo nuovo la funzione dell’illuminazione pubblica puntano a meglio interpretare e capire i problemi gestionali che essa pone e massimizzare i benefici che derivano dalla progettazione e realizzazione oculata degli impianti. Infatti da non sottovalutare sono i feedback relativi all’illuminazione delle aree pubbliche legati a sviluppo e sicurezza, ai quali oggi bisogna aggiungere la sempre maggiore esigenza di legare il benessere a concrete azioni di risparmio energetico. Il risparmio energetico infatti è “la prima fonte di energia alternativa e rappresenta senza dubbio il mezzo più rapido, efficace ed efficiente in termini di costi per ridurre le emissioni di gas ad effetto serra”, così si esprime la Commissione Europea nel documento “Fare di più con meno Libro Verde sull’efficienza energetica” del 2005, e costituisce una tappa importante per lo sviluppo di una politica energetica dell’Unione Europea. Analizzando il tema in ambito nazionale, un’iniziativa volta all’efficienza energetica dà un contributo significativo alla riduzione della nostra dipendenza energetica da altri paesi, in un contesto di prezzi instabili dei combustibili e tendenti comunque a crescere. Il primo passo in politica di risparmio energetico, e quindi applicabile al campo della pubblica illuminazione, è il contenimento degli sprechi energetici. L’Europa, che consuma almeno il 20% dell’energia che utilizza a causa della scarsa efficienza di apparecchi e impianti, si è posta l’obiettivo di ridurre queste perdite entro il 2020, adottando un “Piano d’azione sull’efficienza energetica”. Il Piano, che mira ad eliminare dal mercato i prodotti che consumano troppo e ad informare i cittadini su quelli più efficienti, introduce norme minime di rendimento energetico per apparecchiature e impianti e prevede un’ulteriore diffusione dei sistemi di etichettatura energetica e di incentivazione economica. Il settore dell’illuminazione pubblica è un punto di partenza ideale per una politica di risparmio energetico perché la qualità del servizio è immediatamente “visibile” ai cittadini e può contribuire in modo concreto a migliorare la sostenibilità ambientale del nostro stile di vita. Per l’illuminazione si consuma il 14% di tutta l’elettricità della Unione Europea, il 19% a livello mondiale (fonte IEA). Circa i 2/3 di tutte le sorgenti luminose attualmente installate nell’Unione Europea si basano su una tecnologia obsoleta (sviluppata prima del 1970), a scarso rendimento energetico. Pur considerando che i consumi energetici in Italia imputabili direttamente all’illuminazione pubblica rappresentano un valore relativamente basso, in quota percentuale, rispetto al valore complessivo dei consumi nazionali (i dati disponibili sono attestati sul 2%, pari a circa 6 TWh/anno), esistono sicuri margini di miglioramento intesi a ridurre il valore assoluto dei consumi per l’illuminazione pubblica, grazie a processi di innovazione tecnologica e di razionalizzazione. Diventa quanto mai urgente programmare azioni e interventi di efficientamento e di razionalizzazione da parte delle amministrazioni di riferimento sia per interventi grandi centri urbani sia nei piccoli comuni. Sogiem da sempre è Partner affidabile e concreto, ed oggi ancora di più vicino alle esigenze dei propri committenti puntando ad offrire supporto e prodotti in linea con le esigenze attuali. Inoltre, tutti i nuovi impianti vengono realizzati installando apparecchi illuminanti rispondenti alla normativa che vieta l’emissione di luce verso l’alto per eliminare effetti di inquinamento luminoso. In particolare, per la Regione Lombardia è in vigore la L.R. n. 17 del 27.03.2000 “Misure urgenti in tema di risparmio energetico ad uso di illuminazione esterna e di lotta all’inquinamento luminoso”.
FINALITÀ
Il servizio di pubblica illuminazione è essenziale per la nostra vita quotidiana dato che persegue le seguenti importanti funzionalità:
  • Garantire la visibilità nelle ore buie, dando la migliore fruibilità sia delle infrastrutture che degli spazi urbani secondo i criteri di destinazione urbanistica. Su 8760 ore annue in Italia ve ne sono in media circa 4000 che vengono considerate "notturne" con diverse necessità di luce artificiale, che viene fornita dagli impianti di illuminazione pubblica.
  • Garantire la sicurezza per il traffico stradale veicolare al fine di evitare incidenti, perdita di informazioni sul tragitto e sulla segnaletica in genere: per assicurare i valori di illuminamento minimi di sicurezza sulle strade con traffico veicolare, misto (veicolare – pedonale), residenziale, pedonale, a verde pubblico, ecc., sono state emanate apposite norme che fissano i livelli di illuminamento in funzione della classificazione dell’area da illuminare.
  • Conferire un maggiore "senso" di sicurezza fisica e psicologica alle persone: da sempre, l’illuminazione pubblica ha avuto la funzione di "vedere" e di "farsi vedere" e pertanto di acquisire un maggior senso di sicurezza che oggi è inteso come un deterrente alle aggressioni nonché da ausilio per le forze di pubblica sicurezza.
  • Aumentare la qualità della vita sociale con l’incentivazione delle attività serali: con una adeguata illuminazione pubblica è possibile favorire il prolungamento, oltre il tramonto, delle attività commerciali e di intrattenimento all’aperto.
  • Valorizzare le strutture architettoniche e ambientali: un impianto di illuminazione pubblica, adeguatamente dimensionato in intensità luminosa e resa cromatica, è di supporto alla valorizzazione e al miglior godimento delle strutture architettoniche e monumentali.
Questi obiettivi primari devono essere ottenuti cercando non solo di minimizzare i consumi energetici, ma anche contenendo il più possibile il flusso “disperso”, concausa dell’inquinamento luminoso, dell'invasività della luce e dell’impatto sull’ambiente dell’intervento -sia integrando formalmente gli impianti con il territorio in cui vengono inseriti, sia con la scelta di materiali contestuali all’ambiente, ottimizzando i costi di esercizio e di manutenzione.
AREE DI INTERVENTO
È possibile individuare tre principali macro-aree di intervento che si differenziano per caratteristiche ed esigenze.
Tipo Classificazione Caratteristiche Esigenze
A Strade ad esclusivo o prevalente traffico veicolare
  • Velocità notevoli
  • Lunghezze notevoli
  • Difficoltà di manutenzione
  • Sicurezza stradale
  • Elevata affidabilità
  • Elevata efficienza
B Aree in contesto urbano con traffico misto (veicolare + ciclopedonale)
  • Presenza di persone
  • Presenza di attività commerciali e luoghi di aggregazione
  • Impianti inseriti in contesti urbani, molte volte pregevoli per arte e storia
  • Sicurezza percepita
  • Ottima resa cromatica
  • Comfort visivo
  • Ottimo inserimento formale degli impianti
C Grandi aree con traffico misto (piazze, parcheggi,piazzali, ecc)
  • Superfici notevoli
  • Limitazione nel posizionamento dei punti luce
  • Elevata efficienza
  • Flessibilità delle possibilità di installazione e delle ottiche disponibili
Nelle aree di tipo A rientrano anche le gallerie stradali e gli impianti sportivi outdoor, che, presentando problematiche particolari, non sono approfonditi nel presente documento. Nelle aree di tipo B rientrano anche casi limite, in cui la destinazione d’uso è esclusivamente ciclo – pedonale, o solo pedonale. Sempre nel caso B, ma anche nel caso C (piazze), non vengono prese in considerazione le esigenze e le relative applicazioni dovute alla presenza di monumenti ed emergenze architettoniche, in quanto l’illuminazione esterna monumentale ed architettonica possono richiedere ambientazioni caso per caso.
CLASSIFICAZIONE STRADE
Le strade, secondo il Codice della Strada, sono classificate, riguardo alle loro caratteristiche costruttive, tecniche e funzionali, nei seguenti tipi.
  • A - Autostrade;
  • B - Strade extraurbane principali;
  • C - Strade extraurbane secondarie;
  • D - Strade urbane di scorrimento;
  • E - Strade urbane di quartiere;
  • F - Strade locali.
Successivamente, il Ministero LLPP, con il provvedimento del 12 aprile 1995, introduce la classificazione di altri tipi di strade che si possono trovare in ambito urbano, con funzione e caratteristiche intermedie rispetto ai tipi precedentemente indicati, quali:
    
  • strade di scorrimento veloce, intermedie tra le autostrade e le strade di scorrimento;
  • strade interquartiere, intermedie tra quelle di scorrimento e quelle di quartiere;
  • strade locali interzonali, intermedie tra quelle di quartiere e quelle locali, quest’ultime anche con funzioni di servizio rispetto alle strade di quartiere. 
CLASSIFICAZIONI ILLUMINOTECNICHE STRADALI

Classi illuminotecniche definite per caratteristiche previste per le seguenti tipologie di strade:

  • Classi ME - Strade con traffico motorizzato (manto stradale asciutto): Definiscono le luminanze del manto stradale.
  • Classi MEW - Strade con traffico motorizzato (manto stradale asciutto/umido): Definiscono le luminanze del manto stradale.
  • Classi CE - Strade conflittuali con traffico misto Definiscono gli illuminamenti orizzontali di aree di conflitto come strade commerciali, incroci principali, rotatorie, sottopassi pedonali.
  • Classi S - Strade pedonali e ciclabili: Definiscono gli illuminamenti orizzontali per strade e piazze pedonali, piste ciclabili, parcheggi,…
  • Classi A - Strade pedonali e ciclabili: Definiscono gli illuminamenti emisferici.
  • Classi ES – Strade pedonali Definiscono gli illuminamenti semicilindrici. Favoriscono la percezione della sicurezza e la riduzione della propensione al crimine.
  • Classi EV – Strade in presenza di superfici verticali Definiscono gli illuminamenti verticali. Favoriscono la percezione di piani verticali, in passaggi pedonali, caselli, svincoli.

 

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